Covid-19: forse c’è una buona notizia per l’informazione (e per la democrazia)

Sta succedendo qualcosa di strano in rete. Per anni internet è stato il terreno di un’informazione anarchica, di fake news, chiacchiere tanto al kilo, articoli discutibili postati e ripostati, anche a distanza di anni, per avallare le tesi che non trovavano spazio nei media nazionali. Lo sa bene il M5S che della rete aveva fatto, soprattutto all’inizio, un baluardo di democrazia partecipata. Video che raccoglievano migliaia di visualizzazioni perché ben fatti, accattivanti, amichevoli e con personaggi marginali improvvisamente esplosi e diventati famosi nel giro di 2-3 anni. Di Battista e Di Maio su tutti. Ma anche i tre ex semi sconosciuti del sovranismo italiano: Borghi, Rinaldi e Bagnai, anonimi fino al 2011-12 e oggi tutti e tre famosi e seguiti da migliaia di follower, oltre ad essere ora ben pagati neo deputati o eurodeputati della Lega. Chi meglio di loro ha sfruttato la rete? (Continua a leggere…)

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